5 dic 2017

RECENSIONE: Karen Swan - Natale sotto le stelle

TITOLO: Natale sotto le stelle
TITOLO ORIGINALE: Christmas under the stars
AUTORE: Karen Swan
SERIE: /
GENERE: Romance
POV: Alternato
FINALE: Autoconclusivo
EDITORE: Newton Compton

TRAMA

Meg e Mitch hanno realizzato il loro sogno. Stanno per sposarsi e vivono sulle cime innevate delle Montagne Rocciose canadesi, dove abita anche una coppia di amici, Tuck e Lucy. Meg e Lucy si comportano come due sorelle, mentre Tuck e Mitch sono riusciti a trasformare la loro passione per lo snowboard in una professione di successo. Tutto sembra andare per il verso giusto, finché un giorno una tempesta di neve improvvisa colpisce la zona portando con sé la tragedia.
Mentre Mitch è fuori casa impegnato in una missione di salvataggio, Meg, rimasta sola nella sua baita, cerca disperatamente aiuto tramite una radio satellitare. Dopo vari tentativi, riesce a mettersi in contatto con una voce sconosciuta che giunge da molto lontano. La voce di qualcuno che può vedere ciò che lei non potrebbe neppure immaginare… E così, mentre i giorni passano e la neve inizia a sciogliersi, Meg è costretta ad aprire gli occhi sul proprio passato e sulle persone che la circondano, e si rende conto che quel sentimento di amicizia in cui riponeva tanta fiducia e che adesso dovrebbe sostenerla forse non era esattamente quello che lei pensava…


RECENSIONE

“Era una vita “piccola”, Meg lo sapeva bene. Ma era un grande amore.”

 “Casa non era legata a un posto ma alle persone, alle normal che provava ogni volta che era insieme a loro… a lui”

Mitch e Meg, Tuck e Lucy sono quattro amici che sono praticamente cresciuti insieme e che vivono in un paesino delle Montagne Rocciose canadesi. Qui Tuck e Mitch hanno creato la loro attività di produzione di tavole da snowboard e si dilettano a girare video estremi di discese spericolate con la tavola in inverno e con le bici in estate. 
Mitch, una settimana prima del matrimonio con Meg, viene chiamato per effettuare una missione di salvataggio durante una brutta tempesta di neve durante la quale, purtroppo, perde la vita. La compagna, Meg, rimasta in casa da sola, senza telefono e senza mezzi di trasporto, cerca tramite la radio satellitare di contattare qualcuno che possa soccorrere il fidanzato disperso nella tormenta; l’unico canale che riesce a prendere è quello della Stazione Spaziale Internazionale dove il comandante Jonas Solberg raccoglie il suo mayday e lo invia a Houston.

“Tu, Tuck, io – tutti noi. E’ il primo passo di un nuovo percorso. E’ così che troveremo il coraggio di andare avanti.”


Meg deve trovare, in qualche modo, la forza di andare avanti e questa forza la trova nella quotidianità: fare costantemente le stesse cose. Al lavoro, la sua amica e datrice di lavoro Dolores, cerca di spronarla a reagire e a farle fare cose diverse dalla routine quotidiana, ma Meg si è isolata emotivamente da tutto. L’unica persona che riesce a farle provare qualcosa di diverso dal dolore in cui vive costantemente è il comandante Solberg che dallo spazio allaccia con Meg un rapporto di amicizia e fiducia. 

Anche Tuck si è isolato dal mondo e dalla famiglia: lui si sente responsabile di quanto accaduto a Mitch: se quella sera non l’avesse chiamato per la missione di salvataggio, ora avrebbe ancora il migliore amico al suo fianco.

“Perché sono assolutamente convinto che dobbiamo spingerci oltre le nostre paure. E’ improbabile che l’altezza in sé possa farmi male, ma la mia paura dell’altezza potrebbe danneggiare seriamente la mia vita. Dobbiamo vivere prima di morire.”

Riuscirà Tuck a capire che a volte le cose succedono indipendentemente dalle singole scelte che uno fa? E Meg riuscirà a diventare obiettiva nel vedere il suo amore per Mitch senza idolatrarlo? Riuscirà a superare le sue paure per poter finalmente vivere e non solo sopravvivere?

“Forse le cose si rompono così che possano nascere cose migliori”


Care Lovers vi confido che, se un libro mi prende, riesco a leggerlo in un paio di giorni… Ecco, questo libro non è uno di quelli! Ho fatto veramente fatica a finirlo, mi sono dovuta proprio impegnare. 

Non amo particolarmente i libri con il punto di vista alternato, al massimo può alternarsi tra i due protagonisti, ma qui si raggiunge il POV di ben cinque persone! 
Inoltre ho notato che questa scrittrice ama utilizzare le parentesi e gli incisi, ma questo uso smodato soprattutto nella prima parte, ha fatto sì che la lettura risultasse poco fluida e difficile da seguire. La descrizione dei personaggi e dei paesaggi e la trama di fondo è buona ma la storia mi è sembrata andare un po’ a rilento. Fortunatamente verso la fine c’è stato un po’ di movimento altrimenti sarebbe stata proprio calma piatta…

Voi avete avuto modo di leggere questo libro? Fatecelo sapere!


A presto con una nuova recensione.




Editing a cura di Nevaeh

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