12 dic 2017

RECENSIONE: Jillian Dodd - Perfect Boy


TITOLO: Perfect Boy
TITOLO ORIGINALE: Stalk
AUTORE: Jillian Dodd
SERIE: Stalk Series
GENERE: Young Adult
POV: Femminile
FINALE: Cliffhanger
EDITORE: Newton Compton


TRAMA

East Coast, Hollywood. Keatyn ha tutto ciò che una liceale potrebbe mai desiderare. È la ragazza più carina della scuola, è popolare, viene invitata alle feste migliori e a pranzo il suo tavolo è sempre quello più ambito. La sua vita procede a meraviglia, seguendo un copione perfetto. Eppure Keatyn non è più sicura di volere tutto questo. Perché, in realtà, quell’apparenza scintillante nasconde dei segreti.
Il suo fidanzato si ubriaca puntualmente a ogni festa. La sua migliore amica minaccia di rivelare a tutti che la sua relazione è una truffa… Keatyn non ce la fa più a fingersi perfetta, ma è difficile rinunciare a quello che per anni è stato il tuo mondo. Finché il sorriso irresistibile di un surfista non arriva a portare definitivamente scompiglio nella sua vita. Uscire con lui equivarrebbe a un suicidio sociale. Per Keatyn è arrivato il momento di scrivere un nuovo copione. Uno di quelli in cui i pezzi della sua esistenza possano tornare a riunirsi in perfetta armonia. Di certo non si aspetta che ci sia qualcuno pronto a fare di tutto per impedirglielo.


RECENSIONE

“Desideravo due cose dalla mia esperienza al liceo: essere la ragazza più popolare della scuola e uscire con il ragazzo più popolare della scuola.”

Keatyn è una sedicenne privilegiata che ha praticamente tutto dalla vita: bellezza, intelligenza, soldi e, non ultima, la libertà; è cresciuta viaggiando insieme alla madre attrice e, nonostante la giovane età, sa già come muoversi nel mondo. La sua istruzione è sempre stata impartita da un insegnante privato ma, al terzo anno di liceo, Keatyn decide di frequentare la scuola dove ben presto diventa la ragazza più popolare. Qui conosce Vanessa e RiAnne che diventano sue amiche e che sfruttano questa amicizia a loro piacimento: gli inviti alle feste migliori, il tavolo migliore a cui sedersi in mensa… 

“Gli stivali che mi hai regalato sono esattamente quello che voglio essere. Una cosa costosa, ma comoda e casual. Mi rappresentano in tutto e per tutto.”

A scuola Keatyn conosce anche Sander un ragazzo molto bello che fa l’attore e che presto diventerà il suo ragazzo ma questa relazione non è proprio perfetta: Sander si ubriaca a tutte le feste a cui partecipano e nonostante lei provi in tutti i modi a sedurlo, lui non cede alle sue avances. L’unico che sembra capirla è Cush, il playboy della scuola, che nonostante la sua fama di sciupafemmine, tiene molto a lei e cerca di proteggerla dalle cattiverie inferte dalle pseudo-amiche.

 “Io ti conosco, Keats. Non sei la stessa quando sei con i tuoi amici. Quando sei cono loro, ti trasformi in una stronza irritabile affamata di potere e popolarità. Tu non sei così. Sei la mia piccola surfista spensierata.” 

Essendo una teenager molto sportiva (gioca a calcio nella squadra della scuola e prende lezioni di danza) e vivendo in una villa affacciata sull’oceano, ben presto fa amicizia con un gruppo di ragazzi che fanno surf e così conosce Brooklyn, tipico ragazzo californiano con un ciuffo di capelli biondi sbiaditi dal sole e un sorriso irresistibile e su cui ben presto Keatyn non può fare a meno di fantasticare. Ma una relazione con lui vorrebbe dire, per le sue amiche di scuola, un suicidio sociale.

“Tu stai iniziando il tuo viaggio per essere chi sarai in futuro. Ti stai preparando a farti strada da sola. Vuoi smetterla di essere la figlia di Abby Johnson e iniziare a essere te stessa?”

A questo punto Keatyn si trova ad un bivio: scegliere di essere se stessa, senza farsi influenzare dalle amiche, facendo a volte anche delle scelte socialmente impopolari oppure continuare ad essere la ragazza all’apparenza perfetta e che fa delle scelte solo per essere sempre la “migliore”?

“La vita non segue le mie sceneggiature. La vita è caos.”
“Non si può scappare dai propri problemi perché tanto, prima o poi ti trovano.”

Allora, Lovers! Innanzi tutto una piccola informazione di servizio: chi vuole cimentarsi con la lettura di questo libro sappia che questo è il primo di una lunga serie (al momento in America sono a quota dieci!!!). 

La parte iniziale del libro, dove la scrittrice ci fa conoscere la protagonista, è un pochino pesante e va un po’ a rilento. Non ho amato particolarmente la descrizione delle trame che Keatyn si crea come se la sua vita dovesse seguire un copione. Inoltre preferisco i libri dove si entra subito nel vivo della storia e questo, purtroppo, ci impiega almeno metà libro per “ingranare”. La seconda parte, invece, è stata scritta meglio: è più scorrevole e, finalmente, si crea un po’ di suspance. 

Diciamo che da mamma spero che le teenager di oggi non siano tutte come Keatyn: che siano un pochino più mature e non pensino solo all’outfit perfetto, ai ragazzi giusti da frequentare e alle feste a cui partecipare e, soprattutto, che non siano così calcolatrici ma che seguano di più il cuore… Ma diamole un po’ di tempo e speriamo che prima della fine della serie maturi anche lei.

A presto.



Editing a cura di Nevaeh

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