18 nov 2017

RECENSIONE: Spicy Pepper - Maledetta fantasia

TITOLO: Maledetta fantasia
AUTORE: Spicy Pepper
SERIE: Maledetta me #1
GENERE: New Adult
POV: Femminile
FINALE: No Cliffhanger
EDITORE: Self



TRAMA 

Giulia è una scrittrice vittima della sua fantasia. I punti di riferimento della sua vita apparentemente comune sono: i romanzi, un vecchio scrittoio ed il suo migliore amico Luca. Una proposta allettante la spinge a trasferirsi all'estero, dove non tutto andrà esattamente come da lei previsto. 



RECENSIONE

"Sei lo spettacolo più bello che potessi vedere..." - sussurra al mio orecchio con voce flebile, prima che il suo naso si sposti sul mio collo e lo accarezzi dolcemente - "con il mio odore addosso..."

Di nuovo consigliata da un paio di amiche, mi sono così riavvicinata ai libri di Spicy Pepper. Le aspettative quindi erano altissime, dopo aver ricevuto tanta insistenza, della serie "più bello di questo non ce n'è". 

A lettura conclusa posso dirvi con sicurezza che di libri più belli di questi ce ne sono, e non pochi. 

Ma, per pura bontà d'animo, partiamo da ciò che di positivo c'è in questo libro. 

"Le sue mani bruciano dalla voglia di esplorare il mio corpo, che si offre come se riuscisse ad appagarsi solamente sfamando il loro desiderio." 

La base. L'idea di fondo è buona. Giulia è una scrittrice italiana che riceve l'offerta della vita: la trasposizione del suo libro in film. Americano, per giunta.  

Quindi, via con le valigie, protagonista e lettore si ritrovano a New York, con tutte le sue ambientazioni che un po' tutti, grazie ad innumerevoli libri e altrettanti film, anche se non l'abbiamo mai visitata dal vivo, la conosciamo.  

Giulia si invaghisce, seppur per motivi diversi, di due uomini dai caratteri opposti. Leggendolo o ci perderemo con Albert, che lavora nella major interessata alla realizzazione del film, oppure con Liam, l'attore scelto per la parte di protagonista maschile. 

"Fragile come un cristallo, ma con la capacità di ricostruirmi, più resistente dell'acciaio. Sono io, sono una donna." 

Questa è l'immagine che Spicy Pepper vuole darci della protagonista di Maledetta fantasia. Ci immaginiamo di incontrare una donna con le palle, dal carattere forte e deciso. Ecco, no.  Ai miei occhi, Giulia è apparsa una donna altamente insicura, non sa per niente quel che vuole, vive con questo ricordo smanioso del padre – che a tratti si fa quasi inquietante, perché se nel bel mezzo di scene un po' più calienti ti ritrovi a pensare a tuo padre, figlia mia, qualche cosa che non va nella tua testa c'è!  Brama uomini e quando se li ha davanti, pronti a concedersi a lei, scappa. 

Parentesi.

Con uno dei due, poi, succede un fatto davvero poco piacevole, e la mancata presa di posizione, la mancata reazione di Giulia, mi hanno fatto innervosire e non poco. 

Viviamo in un mondo popolato da diversi uomini che si prendono la libertà di sentirsi superiori alle donne. Se ne approfittano, non le rispettano e non rispettano i loro no. Vedere questa mancanza di rispetto e lei comportarsi come, ahimè, fanno tante donne l'ho trovato disgustoso. Una pillola che, di fatto, non sono riuscita ad inghiottire. 

"Avverto le sue mani su di me, dapprima accarezzarmi, e poi in un battito di sogno, cercare di spogliarmi." 
  
Le scene intime nemmeno mi son piaciute particolarmente. Le ho trovate banali e vorrei aggiungere altro, ma cadrei nello spoiler, e qui non si fa :D  

Le ultime tre note riguardano la scrittura.  

Il 99% del romanzo è ambientato in America, quindi si presuppone che i vari personaggi parlino in inglese tra loro. Nonostante questo, ci ritroviamo con diversi "Oh shit!" "Damn" di cui davvero non riesco a spiegarmene il motivo. 

Nota numero due: l'uso, o meglio, l'abuso dei puntini di sospensione. Quando in un'unica pagina vengono usati i tre puntini di sospensione per sette volte è inevitabile che io mi ritrovi a chiedermi del grado di competenza dell'autore. MA, prima che tutte le fan mi saltino addosso, dico subito una cosa che pensavo di mettere alla fine.  

Sono assolutamente consapevole del fatto che questo è il primo romanzo di Spicy. Per arrivare al secondo ha impiegato due anni. Mi aspetto che tra il primo e il secondo romanzo ci sia stata una crescita – anche considerevole. Quindi, non voglio subito mettere Spicy nella lista dei no. 

Terza e ultima nota. L'editing. Stendiamo un velo, no, un piumone sull'utilizzo di espressioni come "usciamo le scartoffie" oppure "lo scatolo". Non si possono leggere. Assolutamente. 

Ho contato non meno di dieci refusi. È snervante. Trovare così tanti errori non può farmi dare un giudizio positivo su un libro. Non posso proprio farlo: mi sentirei scorretta nei miei confronti, nei confronti di chi ci legge e anche dell'autore stesso. Purtroppo io sono spudoratamente sincera e, come ripeto spesso, il compito di vendere il libro non spetta a me. 

"Non sempre ciò che è costoso o ricercato, riesce a superare ciò che è comune e semplice. L'uomo vive per ambire ciò che non può avere, pertanto perché aneli qualcosa è sufficiente far  che gli risulti inaccessibile." 

Come per Book: un cane verde Tiffany anche qui troviamo dei passaggi interessanti, come ad esempio quelli che ho riportato. Ma a differenza di Book, Maledetta fantasia non bastano per essere salvato. 

Il voto sarebbe un due e mezzo, ma, in mancanza di mezzi punti, finisce così. Ripeto che riconosco una buona idea di fondo e il fatto che è il primo di una serie che sicuramente continuerò a leggere. 

A presto, Lovers. 

Recensione a cura di Nevaeh
Editing a cura di kirsten

Le citazioni sono riportate così come scritte nel libro. 

1 commento:

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