6 ott 2017

RECENSIONE: Laura Facchi - Il giglio d'oro


TITOLO: Il giglio d'oro
AUTORE: Laura Facchi
SERIE: Il giglio d'oro #1
GENERE: Young Adult / Sci-fi
POV: Alternato
FINALE: Cliffhanger
EDITORE: De Agostini



TRAMA 


Occhi viola come uno smalto Chanel, capelli bianchi come il ghiaccio e una strana macchia dorata a forma di giglio sulla spalla. Astrid è diversa da tutte le ragazze che conosce e l’ha sempre saputo. Per lei quel fiore che brucia sulla pelle è solo una delle tante stranezze che la rendono un tipo da cui è meglio stare alla larga. Nasconderlo è l’unico modo per sentirsi normale. Anche Kami, a miliardi di chilometri di distanza, vorrebbe sentirsi normale.
È il figlio del tiranno di Lundea, che ha messo in ginocchio il pianeta, e cerca un modo per riscattare se stesso e il suo popolo. Kami e Astrid non si conoscono, ma sono più simili di quanto potrebbero mai immaginare. Perché Lundea e la Terra sono pianeti gemelli, uniti da un legame indissolubile di energia. Ogni volta che sulla Terra nasce una persona, ne nasce una anche su Lundea, e quando muore, anche il suo doppio subisce la stessa sorte. Nessuno è immune a questo meccanismo, tranne i Gigli d’Oro. Esseri unici e straordinari che ormai stanno diventando sempre più rari. E mentre Kami cerca il Giglio d’Oro che possa salvare la sua gente, Astrid, sulla Terra, scopre l’amore, proprio quando una verità eccezionale e spaventosa la scaraventa sull’orlo di un baratro in fondo al quale la attende una scelta dolorosa. La più dolorosa di tutta la sua vita. 


RECENSIONE 

Eccoci qua con una nuova recensione. Ringrazio infinitamente la DeA per averci dato l'opportunità di leggere questo libro! 

Come prima cosa partiamo da una cosa assolutamente positiva: è un made in Italy! E come diciamo sempre in questo blog, W il made in Italy! 

È la seconda volta che mi ritrovo tra le mani un romanzo young adult che è un misto tra il dispotico e il sci-fi, made in Italy. Il primo è stato Absence, della brava Chiara Panzuti (qui la recensione).

E se il primo mi ha incantata, mi ha incatenata a sé, diciamo che con questo libro di Laura Facchi non ho provato esattamente le stesse emozioni. Sarà anche che io non sono particolarmente affascinata da questo sottogenere (sono una romanticona incallita, ma che adora i thriller), ma seppure la scrittura fosse fantastica, scorrevole, il libro "non mi è rimasto". 

A tratti mi è sembrato di essere catapultata all'interno di un episodio di Star Wars, tra navicelle spaziali e oggetti simili a spade laser, e quando all'interno del romanzo viene nominato, non ho potuto trattenere un sorriso. 

Mi avvicino ora ai personaggi. 


 " « Cosa ne sarà di me...» sussuro.
 « Solo cose meravigliose, Mundis. Per te ci sono in serbo solo cose meravigliose» ". 


Astrid Mundis, 16 anni, è tutto tranne che una ragazza comune. Ha i capelli bianchi, gli occhi viola, un'intelligenza fuori dalla norma. Ha una macchia sulla spalla a forma di giglio. Ma questa non è una semplice macchia. Come apprenderà nel corso del romanzo, quel giglio la rende speciale, le infonde forza e sicurezza. Insomma, è tutto fuorché umana. È cresciuta solo col padre. Di sua madre ha solo un vago ricordo che lei lo racconta come magico. E poco prima che lei venga a conoscenza del suo non essere umana, si avvicina ad Adam, un ragazzo con cui non ha mai parlato, nonostante i 4 anni di bus preso insieme. E si innamora. È il classico primo amore adolescenziale, ma a differenza dei soliti primi amori, questo incontra chiaramente fin da subito le difficoltà date dalla presa di coscienza di Astrid delle sue origini. 

Adam è stupendo. Devo dire che è in assoluto il mio personaggio preferito di questo libro. È umano a tutti gli effetti. Così umano da renderlo reale, molto credibile. 

" Lancia le braccia in alto, sopra la testa, e guarda l'orizzonte delimitato da una serie di colline verdeggianti. Sente il vento sferzante della libertà sul suo volto, la sensazione inebriante di un futuro incerto in netto contrasto con l'immobilismo e la rigidità del passato. È tutto davanti a lui, ed è bellissimo." 

Kami è l'altro protagonista del libro. Ha 19 anni e vive a Lundea, pianeta gemello alla Terra. Suo padre è il tiranno di Lundea, ha trasformato il pianeta che non conosceva la guerra, in un posto in cui la miseria ha raggiunto tre quarti della popolazione, circolano nuove malattie mortali e ha preso piede un'opposizione che si fa chiamare la Resistenza (mmh...altro collegamento a Star Wars). Kami decide di scappare dal palazzo del padre, dopo essersi rifiutato di mandare a morte tre ragazzi facenti parte della Resistenza e nella sua fuga incontra i membri di questa fazione e decide di unirsi a loro. Ne diventa leader e per tentare di porre fine alla tirannia del padre cerca di mettersi in contatto con Astrid. 

Astrid appartiene al pianeta Lundea. Da piccola è stata portata sulla Terra per poi studiarne la crescita in un pianeta diverso da quello di origine. In più veniamo a conoscenza del fatto che oltre ad essere gemelli i due pianeti, così lo sono le due popolazioni. Per ogni essere vivente del pianete Terra, ne esiste una copia su Lundea. Se muore la persona sulla Terra, muore anche su Lundea e viceversa. 

Bel casino, eh? 

Quindi, ciò che vuol fare la Resistenza è far fuori il padre di Kami che è costantemente circondato dai suoi uomini, è irraggiungibile. Pensano bene di mettersi in contatto con Astrid perché lei uccida la sua copia terrestre. E non appena salta fuori quest'idea l'epilogo diventa ovvio. 

Troppo ovvio. 

Ho passato 40 pagine aspettando che venisse scritta la banalità degli eventi. 

Comincia la crisi di Astrid. È innamorata ora del suo mondo, nonostante tutte le cose che il padre le ha tenuto nascoste, ma sente l'obbligo di tornare nel suo paese di origine. 

Adam la farà tornare? Magari Kami arriverà sulla terra? 

Questi quesiti trovano risposta in questo libro che si conclude con un finale aperto e che quindi sicuramente, lascia spazio ad un secondo libro. 

Ora ribadisco ciò che ho detto anche all'inizio. Il libro è scritto bene, non annoia nemmeno. Ma non mi ha coinvolta. Sentivo costantemente che mancasse qualcosa, soprattutto quando la storia veniva narrata dal punto di vista di Kami. 

Ma bisogna dargli una possibilità e di fatto, nonostante il genere non mi appartenga, ora son curiosa di sapere come andrà a finire! 

 "Il giglio mi fa stare bene, non mi importa sapere che cosa sia. Quando si illumina, tornano la nausea e le vertigini, ma questa volta svaniscono più in fretta, portandosi via il dolore, la paura, la solitudine e la nebbia. Rimaniamo soltanto io e il sole." 

 A presto, Lovers.

Recensione a cura di Nevaeh
Editing a cura di Kirsten

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